Chi distrugge l’Amazzonia? Il legame tra la coltivazione della soia per produrre mangimi e la deforestazione.
Se ne parlerà il 30 gennaio dalle 18:00 in Sala Ajace a Udine in un incontro nell’ambito dell’iniziativa “Semi di Giustizia”, un corso di formazione pensato per guardare senza veli agli squilibri del nostro mondo, individuare i possibili rimedi svelando le potenziali risorse e creare coinvolgimento investendo nell’impegno del volontariato, promossa da CeVI di Udine, AIAB FVG, ACCRI di Trieste e CVCS di Gorizia.
Gli incendi devastanti dell’Amazzonia fanno parte di una strategia economica pianificata che ha il suo terminale nell’industria della carne, anche nel nostro Paese. L’Italia importa il 40 percento della soia dal Brasile per gli allevamenti. Il Brasile, per l’Italia, è il principale fornitore di soia, con circa il 40 per cento rispetto al totale.
Che impatto ha tutto questo in Friuli Venezia Giulia? Che conseguenze avrà in futuro?
Di questo e del tema della “sostenibilità”, sia essa sociale, ambientale o economica, che pone questioni ormai cruciali e inevitabili – che convergono nella sfida collettiva, ambiziosa e necessaria di adottare stili di vita sostenibili in una società globalizzata e multiculturale – se ne parlerà con il giornalista e documentarista Andrea Palladino (autore di una inchiesta dal titolo “L’ Amazzonia brucia anche per colpa della soia che importa l’Italia”, pubblicata di recente su L’Espresso) e con con Cristina Micheloni, presidente di AIAB FVG, con l’intervento dal titolo “Non tutte le soie vengono per nuocere!”.