#CambiamoAgricoltura: voto UE decisivo per la riforma della PAC

21.10.2020

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Appello della Coalizione Cambiamo Agricoltura ai Parlamentari italiani per un voto responsabile e lungimirante coerente con il Green Deal europeo.

L’Italia ha assunto ieri nella riunione del Consiglio europeo AgriFish una posizione arretrata, ostile al cambiamento dei modelli produttivi della nostra agricoltura ed avversa ad una seria conversione ecologica coerente con gli obiettivi delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”.

Per questo le oltre 70 Associazioni ambientaliste nazionali e dell’agricoltura biologica (tra cui anche AIAB FVG), rappresentate dalla Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura, hanno rivolto un accorato appello ai Parlamentari italiani presenti nel Parlamento Europeo che nei prossimi giorni dovranno votare per la riforma della PAC.

Le votazioni dei numerosi emendamenti presentati, compreso il maxi-emendamento frutto dell’accordo tra le maggiori forze politiche del Parlamento UE e contestato dagli ambientalisti, si svolgeranno a partire da mercoledì fino a venerdì, dopo la giornata di oggi dedicata alla discussione generale sul futuro della PAC. Si tratta di un voto decisivo perché quanto sarà approvato dal Parlamento UE peserà molto sul negoziato del “Trilogo UE” (Commissione, Consiglio e Parlamento) che avrà inizio nelle settimane successive al voto per concludersi entro la primavera del 2021.

Per questo la Coalizione #CambiamoAgricoltura ha inviato ieri a tutti i Parlamentari europei eletti in Italia una lettera– appello per chiedere un voto responsabile e lungimirante per una vera riforma della PAC coerente con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Nella loro lettera le Associazioni hanno ricordato agli euro-parlamentari che “il nostro
Pianeta e con esso anche l’Europa e l’Italia stanno attraversando due delle maggiori e complesse crisi che l’umanità abbia dovuto affrontare, la crisi climatica e la crisi della Biodiversità. L’Europa le ha coraggiosamente affrontate con la presentazione del Green Deal e delle diverse strategie, tra cui Biodiversità 2030 e Farm to Fork che dovranno
guidarci verso un radicale cambio di rotta dei nostri comportamenti”.

I parlamentari europei con il loro voto sulla riforma della PAC possono dimostrare che quei documenti non sono solo dichiarazioni di buone intenzioni ma esprimono la volontà politica di una concreta transizione ecologica della nostra agricoltura, coerente con il Green Deal.

L’agricoltura è infatti, allo stesso tempo, vittima e carnefice di queste crisi ambientali globali, e solo con un radicale cambio di rotta dell’attuale agricoltura intensiva verso l’agroecologia potremmo garantire un futuro sano ed equo alla natura, ai cittadini e soprattutto agli agricoltori stessi. Questo cambiamento lo stanno chiedendo a gran voce i cittadini europei e italiani, come testimoniano i numerosi messaggi vocali raccolti dalla Coalizione #CambiamoAgricoltura e inoltrati a tutti i parlamentari europei. Una rassegna dei messaggi possono essere ascoltatia questo link: https://soundcloud.com/user-2909710-479604273

Tra le proposte più dannose concordate da S&D, PPE e Renew Europe quelle di non concedere spazio reale alla natura nelle aziende agricole invece di fissare l’obiettivo di almeno il 10% aree per la tutela della biodiversità, attraverso la creazione di stagni, siepi e piccole zone umide, come prevede la Strategia UE Biodiversità 2030. Secondo l’accordo adottato dai partiti, si continuerebbe a drenare le torbiere, una fonte massiccia di carbonio responsabile del 25% di tutte le emissioni di gas serra agricole dell’UE e il 5% di tutte le emissioni di gas serra in Europa. Si vorrebbe inoltre rimuovere il divieto di arare e convertire i prati permanenti nei siti Natura 2000, che sono aree protette ai sensi delle direttive comunitarie.

Queste proposte, unitamente ad altre gravissime, potrebbero già significare la fine dell’ambizioso Green Deal dell’UE, che ha disperatamente bisogno di una riforma radicale della PAC per avere successo.

Anche sotto il profilo dell’equità per le aziende votate al biologico e all’agroecologia questo accordo potrebbe essere devastante drenando le risorse verso pratiche che solo le grandi aziende potrebbero permettersi, in una sorta di greenwashing finanziato con fondi europei.

La grave Pandemia che stiamo affrontando non deve distoglierci dal perseguire gli obiettivi del Green Deal, ma anzi deve rafforzare l’impegno per un’agricoltura e un mondo sani e resilienti. Per tutto questo il voto del Parlamento europeo dei prossimi giorni sarà ancora più decisivo e la Coalizione #CambiamoAgricoltura seguirà con attenzione tutta la discussione ed il voto parlamentare che ne seguirà, commentando sui social network le posizioni assunte dai diversi gruppi politici e singoli parlamentari.

QUI i documenti prodotti dalla Coalizione #CambiamoAgricoltura che testimoniano l’urgenza di agire per una transizione ecologica della nostra agricoltura

Segui le attività della Coalizione #CambiamoAgricoltura sulla pagina FB https://www.facebook.com/CambiamoAgricoltura

Dal comunicato stampa inviato dall’Ufficio Stampa WWF Italia
per conto della Coalizione #CambiamoAgricoltura – https://bit.ly/37pIjEj

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