Inverno, che fare /parte 2
Di Loretta Cogoi – Articolo pubblicato su Il Piccolo
Nel periodo invernale, un po’ malinconico, possiamo fare del giardinaggio anche solo osservando gli alberi; nudi e senza foglie, ci danno la possibilità di scoprire il loro prezioso intrico di rami e rametti che si staglia verso il cielo, la bellezza modesta delle cortecce, con spaccature, nodi e colori inaspettati.
Possiamo raccogliere qualche rametto di Calicanto, dal profumo soave, oppure lasciarci stordire dall’aroma della Sarcococca che in inverno sfoggia una livrea sorprendente: foglie verdissime e lucide, bacche di color porpora scuro e fiori bianchi e profumati che si schiudono già a dicembre. Nelle aiuole fra le fronde secche dell’anno passato, si fanno strada gli steli carichi di boccioli dell’Elleboro. Ai bordi del prato spuntano le Violette mentre le Pratoline crescono e fioriscono anche sotto la brina di gennaio.
Anche l’orto ci riserva delle sorprese, con i resti delle colture estive abbiamo involontariamente offerto riparo a delle nascite spontanee. Potremmo scoprire qualche cespo di Valeriana, qualche piantina di Rucola, una sorprendente Borragine in fiore!
Se le piogge di novembre e il vento freddo di gennaio hanno spezzato qualche ramo possiamo intervenire, ma asteniamoci dal potare seriamente. Le Ortensie si difendono bene dal freddo con foglie e fiori secchi ancora appiccicati ai rami, se facciamo pulizia anzitempo, esponiamo le gemme che si sono già formate al vento gelido, con il risultato che le piante dovranno per forza produrne di nuove, tutto questo con gran dispendio di energia. Per le vere potature occorre aspettare che il risveglio sia vicino.
Anche per le pulizie c’è ancora tempo, e a primavera potremmo accorgerci che, in realtà, non c’è poi molto da eliminare. Gran parte delle foglie secche, dei rametti, dei resti della vegetazione, saranno stati mangiucchiati e riciclati dagli abitanti segreti dei nostri giardini. Se li lasciamo fare, non solo ci toglieranno un’incombenza, ma si occuperanno anche della fertilizzazione del nostro terreno.
Illustrazioni realizzate da Loretta Cogoi