Orto, riflessioni di fine inverno

11.02.2021

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Orto: riflessioni di fine inverno

Di Loretta Cogoi Articolo pubblicato su Il Piccolo

È arrivato febbraio, siamo ancora nel cuore dell’inverno. Ma a ben guardare, qualcosa di nuovo febbraio lo porta. Benché il gelo sia lo stesso, la luce è cambiata, nelle ore centrali della giornata il sole è tiepido e il colore del cielo si fa un po’ più celeste, la terra inizia a scaldarsi e le erbe a mandare un certo odore. C’è un abbozzo, una timida promessa di primavera.

La terra, nei campi lavorati prima dell’inverno e negli orti, è stata sbriciolata finemente dal gelo, le foglie secche dell’anno passato sono già parzialmente compostate. Il freddo e le piogge hanno lavorato per noi. Mentre osserviamo gli effetti dell’inverno e constatiamo che le giornate si sono ormai allungate prendiamo nota dei possibili lavori prima del risveglio: possiamo fare pulizia di rami secchi senza calpestare troppo le aiuole, possiamo costruire dei piccoli tunnel con archetti e teli di nailon per le imminenti semine protette. Possiamo progettare gli spazi per effettuare le opportune rotazioni delle colture, è buona norma cambiare tipo di ortaggi da un anno all’altro.


Verifichiamo la provvista di sementi, a metà o fine febbraio si possono già seminare rucola e spinaci e anche le fave che non hanno paura del freddo, per cui possiamo avventurarci in questa impresa. La fava infatti non ha bisogno di nulla, fiorisce in condizioni estreme e anche se non riuscirà a produrre molti baccelli ci sorprenderà per la bellezza e per il tenue profumo un po’ pepato dei suoi fiori. Mal che vada raccoglieremo qualche baccello e qualche seme da aggiungere alle insalate e ci ritroveremo l’aiuola ben fertilizzata. Infatti, come le altre leguminose, la fava ospita nelle sue radici, profonde e molto ramificate, colonie di batteri che fissano l’azoto. Fra batteri e fava vi è uno scambio di sostanze che giova ad entrambi e una volta concluso il ciclo vegetativo della pianta, l’azoto rimane nel terreno, pronto all’uso per una nuova coltura.

Insomma non facciamoci cogliere impreparati, il riposo sta per finire!

Illustrazione realizzate da Loretta Cogoi

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