Il cardo
Di Daniela Peresson – Articolo pubblicato su Il Piccolo
A coloro che continuano, anche in questo difficile periodo di passaggio fra inverno e primavera, a volersi nutrire di ortaggi che rispettano la stagione, ormai stanchi delle salutari crucifere, declinate in tutte le loro forme e varietà, e dei radicchi, bellissimi per colori, sapori, croccantezza e resistenza al freddo, ma pur sempre radicchi, consigliamo la conoscenza e l’assaggio degli ultimi cardi.
Appartenente alla famiglia delle crucifere, il cardo è una pianta molto vigorosa, parente del carciofo a cui lo accomuna il delicato sapore che però, nel cardo, tende all’amarognolo. È pianta perenne ma nell’orto la sua coltivazione è annuale: semina o meglio trapianto a primavera e raccolta della pianta intera per il consumo durante l’inverno.
La preparazione del terreno deve essere come sempre accurata, il cardo rifugge terreni troppo pesanti o dove si possano verificare ristagni idrici; una buona fertilità data dall’utilizzo di letame maturo, stallatico o pollina (tutti ammessi in agricoltura biologica) garantirà una rapida partenza e crescita delle piante.
Il cardo soffre le rigide temperature invernali, sarà bene quindi dedicargli una zona dell’orto ben riparata.
Durante la stagione estiva la pianta sviluppa un abbondante fogliame e in autunno può arrivare facilmente anche a superare l’altezza di 1 metro. A questo punto possiamo conservarla a fini ornamentali lasciandola in campo dove a primavera ci regalerà numerosi capolini di un intenso colore viola, visitatissimi dalle api. Se vogliamo invece utilizzarla come ortaggio è necessario “imbianchire” le coste avvolgendo il cespo con paglia, cartoni, tessuto non tessuto, operazione che, nel giro di qualche mese renderà le coste meno fibrose ed amare; la raccolta può protrarsi fino a fine inverno.
Questo ortaggio, facile da coltivare e spesso “trascurato” dagli orticoltori professionisti, può dare grande soddisfazione nei piccoli orti famigliari per il suo utilizzo nella preparazione di creme, primi piatti e contorni dal sapore delicato.