Carciofi a primavera
Di Daniela Peresson – Articolo pubblicato su Il Piccolo
Ortaggi di particolare interesse sono quelli che possono trovare, oltre che in orto, anche un’ottima collocazione in giardino, a vantaggio di chi ritiene importante affiancare al piacere della vista, quello del gusto!
Il carciofo è una pianta di questo tipo, sviluppa un’abbondante vegetazione con grandi foglie riunite in una rosetta basale, che possono raggiungere anche l’altezza di un metro. La parte che utilizziamo in cucina è l’infiorescenza, il capolino che, se non raccolto, sboccia in un meraviglioso fiore composto, vellutato al tatto,dall’intenso colore violetto, visitatissimo dalle api e da altri insetti impollinatori.
Perché parlarne adesso? In questo periodo si stanno raccogliendo i carciofi locali dei pochi orticoltori che li coltivano nonostante la sensibilità della pianta al freddo, dal quale è bene proteggerla d’inverno con paglia e tessuto non tessuto. Ben diversi dalle produzioni provenienti dalle regioni del Centro–Sud, disponibili dall’autunno e per tutto l’inverno, i carciofi locali si raccolgono a primavera con il vantaggio, coltivandoli nell’orto, di poterli degustare appena raccolti.
Ne parliamo in questo periodo anche perché le piantine, reperibili nei vivai, possono essere messe a dimora già nelle prossime settimane, in un luogo protetto e al riparo dalla bora. Un terreno ricco di sostanza organica o la distribuzione di letame, compost o stallatico fornirà i nutrienti necessari ad una rapida crescita delle piante che andranno poste ad una distanza (tra le file e sulla fila) di circa 1 metro.
Il carciofo, grazie alla sua rusticità, ben si adatta alla coltivazione biologica; è una pianta perenne che per 6-7 anni può garantire un raccolto primaverile di 10-15 “boccioli” di diversa dimensione.
Ne consigliamo il consumo a crudo (marinati o in pinzimonio) o una leggera cottura al vapore per apprezzarne il delicato sapore; attenzione alla raccolta però, se troppo tardiva nel capolino si sviluppano lecosiddette “barbe” che ne riducono fortemente la qualità.