La bella stagione… finalmente!
Di Daniela Peresson – Articolo pubblicato su Il Piccolo
In anni di cambiamenti (climatici e non solo), la frase “non ci sono più le stagioni di una volta” non poteva essere più azzeccata, attualissima anche nell’orto!
Gli agricoltori biologici rispettano la stagionalità e impostano la programmazione delle colture cercando ovviamente di ampliare il più possibile il periodo produttivo, senza però “forzare” l’ambiente in cui coltivano. Spazio quindi a tunnel e serre (più o meno grandi), per proteggere le piante ad inizio primavera o inizio inverno e prolungare la disponibilità di prodotti evitando gelate tardive e precoci.
Le cose però stanno cambiando, la classica programmazione mostra delle difficoltà, autunni eccessivamente caldi e prolungati e primavere fredde e piovose, come il mese di maggio appena trascorso ad esempio, stanno diventando la regola.
Ma tralasciamo le difficoltà degli orticoltori professionisti e andiamo ai cambiamenti nell’orto di casa e all’abitudine di considerare più bravo chi per primo porta a produzione le piante.
Non è raro vedere orti già perfettamente preparati, terreno lavorato, impianto d’irrigazione predisposto e piantine di orticole ad habitus estivo già trapiantate verso la metà di aprile, piante che si troveranno a dover sopportare un mese e forse piùdi clima non certo adatto…
Difficilmente moriranno, ma resteranno ferme, bloccate nello sviluppo della vegetazione e di conseguenza nella produzione, per il freddo dell’aria e del terreno, effetti che purtroppo non spariranno al riassestarsi delle condizioni climatiche!
Ricordiamo che è il terreno che nutre le piante attraverso i processi di umificazione e mineralizzazione delle sostanze organiche presenti, grazie all’attività degli organismi che vivono nel terreno, e se fa freddo questi signori non lavorano!
Che fare? Senza troppi scrupoli sostituiamo le piantine sofferenti con altre più giovani, ma verifichiamo che lo siano veramente: attenzione a fusticini ormai lignificati, steli “filati” cioè allungati alla ricerca della luce, radici che spuntano dai vasetti o attorcigliate al loro interno.
Piantine nuove e giovani partiranno velocemente recuperando il tempo (un buon mese ormai) perso. È ancora possibile trapiantare zucchine e zucche, cetrioli e pomodori da salsa e perché no anche peperoni e melanzane… sperando in un favorevole autunno, lattughe di varietà diversa nelle zone più fresche dell’orto; in un terreno fertile e ben esposto tutti cresceranno a gran velocità.
Poi semine, almeno due a distanza di 15-20 giorni, per fagioli e fagiolini di ogni tipo da raccogliere per tutto settembre, un’ottima scorta per l’inverno.