Ortaggi d’autunno
Di Daniela Peresson – Articolo pubblicato su Il Piccolo
Le condizioni climatiche di quest’ultimo scorcio d’estate, temperature piacevolmente fresche al mattino ed alla sera ed elevate durante il giorno accompagnate da condizioni costanti di cielo sereno con scarse precipitazioni, sono sicuramente piacevoli per i normali cittadini ma possono, in alcuni casi, creare qualche difficoltà agli orticoltori. Le escursioni termiche tra giorno e notte sono favorevoli agli ortaggi che sviluppano così colori e sapori, ma la siccità sofferta nei mesi di luglio e agosto e che in alcune zone ancora perdura, può determinare situazioni critiche per le colture autunno-vernine che al momento si trovano a circa un mese dal trapianto e manifestano il massimo delle esigenze idriche.
La necessità di acqua, se non soddisfatta, può portare alle seguenti problematiche: difficoltà di attecchimento e sviluppo ottimale, salita a fiore a scapito di un regolare accrescimento vegetativo; nel contempo gli ortaggi estivi (peperoni, melanzane, pomodori, zucchine e cetrioli), hanno ormai concluso il loro ciclo.
Tenendo conto di queste condizioni e prestando particolare attenzione a fornire regolarmente l’acqua necessaria ad una corretta germinazione dei semi e ad un ottimale attecchimento delle giovani piantine, è comunque possibile, anche nei piccoli orti famigliari, fare ancora semine e trapianti di alcune specie prevalentemente da foglia che poi, riparate dal freddo, ci regaleranno le loro produzioni nei prossimi mesi.
Le semine riguarderanno diverse varietà di orticole da taglio quali radicchio (la famosissima cicoria bionda di Trieste); lattuga di diverse tipologie (a foglia liscia o ricciolina, dal colore verdechiaro, brillante o rossastro); valerianella che è bene chiamare matavilz a Trieste e argielut in Friuli; oppure una misticanza di tutte queste, miscugli che facilmente si trovano in vendita nelle agrarie. Sperando in un leggero abbassamento delle temperature è possibile iniziare la semina degli spinaci, specie particolarmente sensibile, che possono essere ripetute scalarmente ogni 10 giorni fino a metà ottobre, per raccolte che possono iniziare già dopo 50-60 giorni.
Queste semine possono essere realizzate nelle aiuole dell’orto ma dare ottimi risultati anche in capienti vasi o cassette sul balcone di casa in una zona riparata e ben esposta.
È possibile seminare in questo periodo anche rape rosse e ravanelli, questi ultimi sono una classica orticola primaverile la cui raccolta risulterà così anticipata.
Per quanto riguarda i trapianti, si possono mettere a dimora cicoria catalogna e bieta, piantine che in poco tempo formeranno cespi di foglie carnose con coste robuste. Nei vivai si possono reperire facilmente piantine di bieta a coste colorate, rosse, gialle e bianche che oltre a fornirci abbondanti foglie per l’inverno, possono abbellire con i loro colori un’aiuola del giardino o le fioriere del terrazzo.