Cambio di stagione
Di Loretta Cogoi – Articolo pubblicato su Il Piccolo
In questi tempi di cambiamento climatico e riscaldamento globale, la temperatura non è più un indice affidabile per capire se siamo entrati nel periodo autunnale. A volte il cielo è coperto e la luce è smorzata, un accenno di foschia o una leggera nebbiolina ci fanno provare l’antica malinconia che, puntualmente ogni anno, ci traghetta verso l’inverno. Come per magia, solo pochi minuti più tardi, il sole si fa spazio fra le nuvole grigie e ci fa capire che lui è sempre lì, ancora caldo, troppo caldo per essere autunno… Poi nel pomeriggio inoltrato, ci accorgiamo che la giornata volge alla fine, la luce è quella prevista dal calendario e, appena il sole riduce pian piano la sua forza, comprendiamo che l’autunno è ormai arrivato.
Durante l’estate abbiamo raccolto e trasformato le verdure dell’orto, curato fiori e piante del giardino e del balcone, falciato il prato e dato acqua, irrigato, annaffiato, il tutto sempre al mattino presto o di sera tardi per il bene delle piante e per noi, per approfittare dei brevi momenti di frescura. Ora che non siamo più perseguitati dal gran caldo vaghiamo però un po’ incerti sul da farsi:
fa troppo caldo per… è troppo tardi per… è troppo presto per…
Si potrebbe pensare che la temperatura di queste giornate potrebbe essere un aiuto per protrarre le colture estive fino a fine autunno o per ancora nuove semine. Notiamo invece che i nostri ortaggi non si lasciano influenzare troppo, le zucchine sono a fine corsa, hanno perso l’esuberanza che permetteva loro di produrre fiori, frutti e foglie a ritmo instancabile, i pomodori da settimane ormai sono senza vigore, i frutti pendono e non diventano rossi, passano dal verde al rosa lentissimamente, buoni solo per il compostaggio. Lo stesso accade a melanzane e peperoni, insomma l’orto sì, lo sa che ormai è arrivato l’autunno! Anche i davanzali fioriti sono in sofferenza, le petunie sono esauste e i gerani sfiancati dal caldo riprendono un po’ di tono ma stentano a fiorire, i segni dell’estate sono ben visibili.
Adesso occorre avere pazienza, lasciamo che le nostre piante, dell’orto o del giardino concludano il loro ciclo, aspettiamo almeno ottobre per esporre i ciclamini o le eriche sui nostri balconi. Questi sono mesi di transizione, di transizione paziente verso l’inverno che arriverà e che speriamo porti freddo e neve, come un vero inverno!