Semine e trapianti di primavera
Di Daniela Peresson – Articolo pubblicato su Il Piccolo
Chi per piacere o per vera passione si cimenta con le pratiche dell’orticoltura biologica non resiste alla tentazione, ai primi tepori primaverili, di realizzare semine e trapianti delle più diverse orticole senza considerare, come più volte abbiamo suggerito, i rischi di mattutini abbassamenti termici, le basse temperature del terreno e la diversa sensibilità al freddo degli ortaggi coltivati.
Agli hobbisti va inoltre riconosciuta la necessità di “concentrare” i principali lavori nei momenti di maggior disponibilità di tempo e i prossimi giorni di festività, se le condizioni meteoriche lo permetteranno, potranno essere utilizzati allo scopo.
Proponiamo quindi per il periodo una serie di semine e trapianti, ormai possibili per tante orticole, escludendo però le classiche colture estive (pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, cetrioli, ecc.) che dovranno attendere, per la messa a dimora, gli ultimi giorni di aprile o inizio maggio.
Chi non ha ancora messo mano all’orto può certamente partire con alcune semine: ravanelli che crescono velocemente e richiedono solo attenzione nella distribuzione del seme per dare spazio alle radici di svilupparsi; radicchio (cicoria zuccherina o bionda di Trieste) e lattuga (a foglia liscia o riccia di diverse varietà) da taglio, da coprire con tessuto non tessuto; rucola coltivata o selvatica, quest’ultima da preferire per il sapore più marcato e per ciclo vegetativo perenne che permette di dedicargli un angolo dell’orto tutto suo; bieta da foglia o da costa, colorata o bianca, che può essere seminata, ma anche trapiantata in questo periodo, rispettando una certa distanza fra le piantine per permettere la regolare crescita del cespo. Anche la bietola da orto, di cui mangiamo le rosse radici, può essere seminata o meglio trapiantata in questi giorni, acquistando le piantine in un vivaio ben fornito.
Tra le orticole primaverili che arricchiscono le nostre insalate ricordiamo il cipollotto, è ormai troppo tardi per la messa a dimora dei bulbi, possiamo provare con le piantine (la raccolta sarà evidentemente estiva), da affiancare a quelle di cipolla da consumo invernale (bianche, rosse e dorate) e allo scalogno. Attenzione alle distanze d’impianto, alcune varietà di cipolla sviluppano un bulbo di buona pezzatura per cui diamo loro lo spazio necessario.
E non dimentichiamo le salutari crucifere, che devono essere presenti sulla nostra tavola in tutte le stagioni; abbandonate le tipologie invernali trapiantiamo nell’orto i cavoli cappucci primaverili, migliori le varietà precoci con testa “a punta”, foglie sottili e croccanti, ovviamente da consumare crude!