Di Loretta Cogoi– Articolo pubblicato su Il Piccolo
Anche il nostro terrazzo può contrastare il cambiamento climatico.
È solo giugno e già ci ritroviamo nel bel mezzo di un’estate rovente. Da diversi anni stiamo sperimentando, sulla nostra pelle e su quella dell’intero pianeta, gli effetti nefasti del riscaldamento globale. Nel nostro piccolo, nella quotidianità, possiamo ancora adottare qualche accorgimento per limitare i danni, se non altro per sentirci utili e per convincerci che contiamo ancora qualcosa.
Non fermiamoci al facile alibi che sono le industrie ed i trasporti a consumare ed inquinare, cominciamo da noi, dal nostro terrazzo!
Avevamo già imparato a riutilizzare vecchi contenitori per le nostre piante, a produrre il compost per non comprare concimi e terricci scavati in chissà quali luoghi lontani; ora impariamo anche a raccogliere e a riutilizzare l’acqua per le irrigazioni. Se siamo fortunati e se piove, possiamo raccogliere l’acqua piovana dai pluviali delle grondaie e conservarla in un bidone. Se ciò non fosse possibile conserviamo e mettiamo da parte l’acqua con la quale abbiamo lavato le verdure, l’acqua della bottiglietta che abbiamo tenuto nello zaino tutto il giorno, o l’acqua del risciacquo del bucato fatto a mano.
Annaffiamo la mattina presto o la sera tardi, quando i raggi del sole non faranno evaporare l’acqua troppo velocemente. Attrezziamoci in modo da fornire ombra protettrice alle piante più delicate ed utilizziamo i sottovasi; anche un piatto sbeccato o un vecchio vassoio, fanno in modo che l’acqua non vada sprecata.
E a proposito di spreco e di risparmio d’acqua, possiamo impegnarci a realizzare sul terrazzo un piccolo impianto di irrigazione a goccia, utilizzando ali gocciolanti (cioè tubi/manichette forate) che non sono altro che semplici tubi (morbidi o rigidi e con prezzi diversi) dotati, a precise distanze, di gocciolatoi per la fuoriuscita dell’acqua. In questo modo la distribuzione è regolare, lenta, a vantaggio di un migliore assorbimento da parte delle radici e di un ridotto consumo d’acqua.
Se riusciamo a ospitare una piccola giungla sul terrazzo scopriremo che le piante fanno massa, fanno squadra!
Le piante si difenderanno l’una con l’altra e creeranno un microclima ed un grado di umidità tali che le annaffiature saranno meno ravvicinate. Infine, ricordiamo che per le piante del balcone non abbiamo alternative all’utilizzo dell’acqua di rubinetto, ma le piante non sprecano nulla; l’acqua che ricevono la impiegano per crescere e crescendo consumano anidride carbonica e producono ossigeno, per tutti noi.