di Daniela Peresson
Articolo pubblicato su Il Piccolo del 08/07/2022
In quest’estate particolarmente calda è indispensabile preferire alimenti freschi e leggeri e quindi, come ben sappiamo, frutta e verdura in abbondanza!
È il periodo migliore per valorizzare una tipologia di alimentazione prevalentemente vegetariana, dando largo spazio a tutti gli ortaggi e i frutti tipici della stagione estiva. Finalmente possiamo vantare produzioni locali e biologiche di tutte queste materie prime, che proprio in questi mesi si distinguono per i propri colori, sapori, per la loro ricchezza in nutrienti e la loro capacità di dissetarci.
Vogliamo ricordare un “piccolo frutto” che matura in questo mese e che per le sue caratteristiche salutari e per la possibilità di coltivazione in vaso sarebbe perfetto anche per chi non ha a disposizione un pezzetto di terra, ma solo il balcone o il terrazzo.
Parliamo del mirtillo, non quello spontaneo dei nostri boschi, ma del mirtillo gigante (Vaccinium corymbosum) che produce piccole bacche (dal peso di 1-3 g) di colore nero-azzurro, ricoperte di pruina, profumate, con semi molto piccoli. I frutti sono riuniti in grappoli con maturazione scalare, la raccolta può protrarsi per più di un mese a seconda delle varietà. A completa maturazione il frutto è di colore blu intenso e si stacca dal peduncolo con facilità. La produzione è fortemente condizionata dalla presenza di api, bombi o altri apoidei selvatici indispensabili per l’impollinazione che nel mirtillo è prevalentemente entomofila. La scelta varietale è molto ampia e scegliendo 2-3 piante di diversa varietà possiamo favorire l’impollinazione incrociata (con produzione di frutti di migliore qualità) e assicurarci una raccolta continua per tutta l’estate.
La pianta è un arbusto perenne a foglie decidue che assumono, al sopraggiungere del freddo e con la riduzione delle ore di luce, un bel colore rosso che sostituisce quello verde scuro, presente invece durante il resto dell’anno. Il mirtillo cresce bene se coltivato in terra ovviamente, ma la caratteristica di richiedere per ben svilupparsi un terreno a reazione acida (con pH [unità di misura dell’acidità] compreso fra 4,5 e 5,5) porta molto spesso, anche chi ha a disposizione l’orto o il giardino, a preferire la coltivazione in vaso per meglio soddisfare questa esigenza con terricci specifici.
Terreno acido, ricco di sostanza organica, leggero e grandi vasi possono andare bene; il mirtillo resiste bene al freddo invernale e alle gelate tardive a cui è sensibile solo durante la fioritura, predilige esposizioni assolate, meglio se al riparo dai venti.
Ricchi come tutti i piccoli frutti di preziose sostanze antiossidanti, sono fantastici in cucina in quanto si prestano, come pochi altri frutti ad un’infinità di impieghi: consumati freschi o in macedonia, ingredienti per sciroppi, gelatine e marmellate oppure congelati per decorare la pasticceria casalinga d’inverno.