di Loretta Cogoi
Articolo pubblicato su Il Piccolo del 16/09/2022
Passeggiando lungo le strade di città o mentre siamo in coda al semaforo può capitare, alzando gli occhi verso un balcone o un terrazzo, di venire attratti da una macchia di colore o da una pianta particolarmente rigogliosa. Lo sguardo curioso e indagatore guida la nostra attenzione verso quel luogo, quella piccola oasi di verde sospesa sulla facciata del palazzo.
E dopo aver capito di quale pianta si tratta o aver apprezzato gli accostamenti di colore, spontaneamente ci chiediamo: ma lì chi ci abita, chi cura quel terrazzo?
Il terrazzo delle signore anziane
Il terrazzo delle signore di una certa età, di solito, è ricco di biodiversità. Vi abitano vetuste piante di ficus poste su sottovasi con le ruote, per rendere agevole il rientro invernale, piante grasse ricadenti quasi sempre in fiore, geranei profumati di tutte le varietà e miserie di tutte le taglie che aumentano di numero di anno in anno, grazie alla facilità con cui le talee attecchiscono. Trova ospitalità anche qualche agrume, tipo il limone che soffre meno il freddo e che durante l’inverno viene incappucciato in un telo protettivo.
Se lo spazio lo consente trovano posto una sedia, l’annaffiatoio, un secchio per la raccolta dei fondi di caffè, che risultano un ottimo concime, la lettiera del gatto o alternativamente la gabbia del canarino. Negli angoli in ombra passano l’estate i ciclamini dello scorso inverno che in autunno ricacceranno nuove foglie e fiori. Le persone anziane, specie se di sesso femminile, hanno il pollice verde.
Il terrazzo dell’appassionato
La persona che ha già sperimentato la coltivazione delle specie più comuni, e che si è evoluta in provetto giardiniere o meglio in aspirante botanico, solitamente dedica le sue attenzioni ad un solo tipo di pianta. Il suo terrazzo è quindi abitato da piante grasse insolite, tondeggianti, o a forma di torri spinose dalle effimere fioriture. I contenitori sono in terracotta pregiata o sotto forma di vassoi con ghiaie colorate. Se diversamente il cuore dell’appassionato palpita per le orchidee, le pone in piccole serre, le difende dai raggi diretti del sole e dalla forza del vento, le nutre con concimi speciali e le stupende fioriture lo appagano da tanto impegno. In questo terrazzo regna l’ordine e la pulizia, nulla viene lasciato al caso, le tecniche di coltivazione devono essere specifiche e le cure costanti.
L’appassionato ha il pollice verde, anzi verde smeraldo.
La colorazione del pollice dipende dalla giusta quantità delle cure dispensate, nonché dalla qualità del filo sottile che lega il proprietario del balcone, alle sue piante.