METTETE DEI FIORI NEI VOSTRI FRUTTETI

27.02.2023

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Dalla puntata del 26 febbraio 2023 di Vita Nei Campi di Rai Radio 1 del Friuli Venezia Giulia, l’intervento di Cristina Micheloni. Clicca QUI per ascoltare l’intera puntata.
Visto che la primavera si avvicina a grandi falcate e verosimilmente l’estate che ci aspetta sarà calda, aspettiamoci qualche sfida nella difesa delle nostre colture da insetti ed acari, più che da funghi patogeni più legati a condizioni di clima umido. Guardata dal frutteto, più acari e afidi che ticchiolatura, dalla prospettiva del vigneto, più ragnetti e cicaline che peronospora. L’oidio è un’altra storia… e ne parleremo in altra occasione.
Che fare per prepararsi? Anche in questo caso lasciar fare alla natura, anzi fare in modo che gli equilibri naturali si instaurino è la scelta più lungimirante, ma come fare nei sistemi frutticoli e viticoli professionali che sono giocoforza intensivi?
Diamo per scontato che avete già scelto di non utilizzare molecole di sintesi che, come effetto collaterale comportano l’eliminazione di tanti organismi utili. Se quindi avete scelto di fare biologico o almeno di avvicinarvi a tale metodo, avrete compreso la necessità di diversificare e complicare l’ambiente, quindi ci saranno siepi, alberature ed altri elementi naturali. A tutto ciò si possono vantaggiosamente aggiungere delle strisce fiorite, sia attorno all’area coltivata che al suo interno. All’interno è di particolare importanza in caso di aree coltivate ampie, come avviene proprio nei frutteti e vigneti professionali.
Ma all’interno dove? Tra i filari, ovvero nell’area centrale dell’interfila, andando a insediare delle strisce composite di diverse specie perenni (sottolineo perenni= li semino quest’anno e poi devo solo gestirle, non riseminarle).
Il periodo per seminare le specie da fiore è o l’autunno o da qui a poche settimane, quindi è il momento di preparare il terreno, operazione che va fatta con cura per assicurarsi una completa e rapida germinazione ed un conseguente abbondante sviluppo. La densità di semina è tra 2 e 5 g per m², più bassa per le miscele di soli fiori, più alta se c’è una parte consistente di piante erbacee. Che specie usare: i fiori devono attrarre gli antagonisti naturali, con nettare e polline accessibile (corolla corta), devo fiorire precocemente ed avere sviluppo ridotto, nonché ben sopportare gli sfalci ripetuti. Meglio le piante biennali e perenni, che non necessitano di risemina. Alcuni esempi: le Apiaceae come la carota selvatica e il cumino dei prati, la veccia silvana, ricca di nettari extrafiorali, ma anche un po’ di piante con nettare nascosto accessibile agli impollinatori come il ginestrino e il trifoglio pratense.
Le esperienze condotte in un progetto di ricerca internazionale attestano come nei meleti con strisce fiorite con 30 specie di fiori biennali e perenni, l’impatto dei danni da afide grigio del melo è stato ridotto in modo significativo al di sotto di una soglia economica. In Francia, la presenza di camomilla, fiordalisi e crisantemi campestri in fiore posizionati in prossimità di giovani peri infestati da psilla ha ridotto in modo significativo il tasso di infezione nell’arco di due settimane.
Tutto lavoro fatto da parassiti specializzati e generalisti e da iperparassiti “albergati” dalle specie fiorite e risparmiato agli agricoltori e a tutto beneficio di ambiente e paesaggio!
Attenzione però che la strutturazione e gestione delle strisce fiorite va fatta con criterio, considerando tanti fattori ed evenienze, tra cui anche il rischio di gelate tardive. Maggiori informazioni qui:
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