CHI BEN COMINCIA …

23.03.2023

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di Daniela Peresson – AIAB FVG

Articolo pubblicato sul Piccolo il 16.03.2023

Seppur in quantità non sufficiente a soddisfare le già manifeste carenze d’acqua nei campi, in diverse zone della nostra regione la pioggia è arrivata; il sole di questi giorni e anche il calendario ci suggeriscono finalmente di iniziare i lavori in orto. Attenzione al suolo però, come sempre è il protagonista principale delle nostre attività, e non va mai lavorato se eccessivamente bagnato, pena la distruzione della sua buona struttura (cioè la corretta aggregazione in piccoli glomeruli della frazione organica con quella minerale), così faticosamente raggiunta.
Non ritorniamo sull’argomento “lavorazione del terreno”, i nostri lettori ne sanno ormai abbastanza, ma vogliamo suggerire, a chi ha seguito i nostri consigli e coperto con paglia le aiuole per il riposo invernale, di non eliminare i residui che sicuramente ci saranno, ma spostarli ai bordi per utilizzarli in seguito come materiale pacciamante (cioè di copertura) sulla stessa aiuola.
La preparazione del terreno comprende anche la distribuzione di qualche fertilizzante durante la lavorazione o con le successive operazioni di affinamento superficiale. Si tratta di prodotti che migliorano la fertilità del suolo e quindi le sue caratteristiche fisiche (la struttura descritta prima), microbiologiche (gli organismi viventi) e anche chimiche cioè la disponibilità di elementi minerali quali azoto, fosforo e potassio necessari alle piante. Se nell’orto abbiamo sempre apportato sostanze organiche diverse, il terreno avrà già una elevata fertilità; sarà sufficiente quindi l’apporto del compost di produzione familiare e/o di piccole quantità di stallatico, meglio se in formulazione polverulenta invece che in pellet, acquistabile presso i negozi di agraria (cercate sul sacco la dicitura “ammesso in agricoltura biologica”).
Riguardo alla scelta delle orticole da seminare o trapiantare in questo periodo ogni orticoltore, hobbista o meno, ha la sua scaletta in base alla propria esperienza, ma vogliamo dare dei suggerimenti che, affiancati alle tecniche consolidate, possono rivelarsi interessanti.
Date la precedenza e molto spazio nell’orto ai legumi, a partire da queste prime semine e per tutta la stagione.
Conosciamo i vantaggi per la salute del consumo di proteine vegetali, ma non scordiamo che le leguminose migliorano le caratteristiche del terreno grazie alla presenza, nelle loro radici, di batteri simbionti che sono capaci di fissare l’azoto dell’aria nei tubercoli radicali di queste piante. Il risultato? Si procurano l’azoto da sole e ne lasciano in abbondanza nel terreno per le piante che seguiranno! Quindi fave da consumare fresche e piselli in quantità (da conservare in congelatore per l’inverno), precoci e più tardivi per raccolte scalari, con portamento a mezza rama o rampicante che necessita però di un buon sostegno.
Si possono ormai seminare all’aperto ravanelli, rucola, ma anche spinaci e valerianella, nonostante siano prevalentemente colture autunno/vernine; per lattughe e radicchietto è bene prevederne la copertura, almeno con tessuto non tessuto. Consigliamo la semina di queste orticole da taglio anche a chi ha l’orto “in balcone”, rapida crescita e grosse soddisfazioni per dare sapore alle insalate primaverili, altro che misticanza di quarta gamma!

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