Sabato 15 aprile 2023 alle ore 17:00 si terrà presso la Comunità la Viarte di Santa Maria la Longa l’evento che vedrà come ospite Filippo Giorgi, climatologo, direttore della sezione di Scienze della Terra del Abdus Salam ICTP di Trieste e già componente dell’IPCC ed alcuni agricoltori, apicoltori e allevatori biologici regionali. Il tema sarà:
Il clima è già cambiato e noi, siamo capaci di cambiare?
Chi più e prima di chi vive in campagna può percepire il cambiamento climatico nella sua concretezza e immanenza? E chi più e prima degli agricoltori preparati, coscienti e lungimiranti, ha iniziato a sperimentare, scegliere e mettere in atto pratiche in grado di contenere l’effetto del clima che cambia e rendere l’agricoltura e la produzione di cibo più resiliente? Come al solito sono i produttori biologici quelli che aprono strade e si fanno carico di preparare la via per quelli che poi seguiranno. Anche questa volta però gli agricoltori bio da soli non ce la possono fare, hanno bisogno che anche i cittadini, i consumatori e (magari!) i decisori politici facciano la propria parte per affrontare con qualche possibilità, non di vincere, ma di pareggiare quella partita epocale che il cambiamento climatico ci chiama a giocare.
Di come sia tutto molto concreto e di quanta consapevolezza, ma, soprattutto, immediata azione siano necessarie, anche il recente report di sintesi dell’IPCC (il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) lo attesta. Dati alla mano, proprio l’agricoltura è la prima vittima del cambiamento climatico, ne è concausa ma può essere anche una fondamentale chiave di soluzione, se si mettono in atto le pratiche agroecologiche che hanno dimostrato di ridurre le emissione climalteranti e di poter adattare la produzione agricola ad un clima di cui non sappiamo prevedere le evoluzioni.
Nell’incontro del 15 aprile i fatti che la scienza ci impone di considerare, presentati dal climatologo Filippo Giorgi, saranno messi a dialogo con le pratiche e le osservazioni degli produttori biologici friulani, con lo scopo di trovare vie comuni, assieme ai cittadini, per affrontare l’incertezza.
Incontro a libera partecipazione.